La nuova PAC fondata su pagamenti diretti agli agricoltori e sostegno per lo sviluppo rurale

La nuova PAC fondata su pagamenti diretti agli agricoltori e sostegno per lo sviluppo rurale

Il 2 maggio la Commissione ha comunicato il bilancio a lungo termine per il periodo 2021-2027 che prevede - si legge in un comunicato stampa dell'esecutivo comunitario - impegni per 1,135 miliardi che sono paragonabili, considerando l'inflazione, al budget 2014-2020, incluso il fondo europeo di sviluppo.

Questo documento  dà l’avvio ad un complesso iter che porterà all’adozione del Quadro finanziario pluriennale 2021-2027 dal quale dipenderanno i futuri finanziamenti europei.

La nuova PAC avrà un bilancio di 365 miliardi di € e continuerà a essere fondata su due pilastri: i pagamenti diretti agli agricoltori e il finanziamento per lo sviluppo rurale. Per quest'ultimo la Commissione propone di aumentare i tassi di cofinanziamento nazionali. Una dotazione di 10 miliardi di € nell'ambito di Orizzonte Europa consentirà inoltre di sostenere la ricerca e l'innovazione nei settori dell'alimentazione, dell'agricoltura, dello sviluppo rurale e della bioeconomia.

In un comunicato stampa del 2 maggio 2018 Paolo De Castro ha ribadito” con forza la mia contrarietà a tagliare le risorse della Politica Agricola Comune nel bilancio Ue 2020-2027 proposto oggi dalla Commissione europea. Quanto agli interventi a gamba tesa sulla gestione della Pac, compreso un eventuale tetto agli aiuti diretti ai produttori, tengo a precisare che si tratta di una competenza della Commissione agricoltura del Parlamento europeo e del Consiglio dei ministri agricoli dell’Ue. In particolare, il documento finanziario europeo è poco ambizioso per quanto riguarda l’incremento delle risorse, che come chiedeva il Parlamento europeo avrebbero dovuto raggiungere l’1,3% del Pil della Ue, mentre si ferma a poco più dell’1,1%. Senza contare che l’annunciato taglio del 5% del bilancio agricolo significherebbe togliere più di 20 miliardi di euro alla Pac in sette anni. Un calo inaccettabile, considerando anche che viene chiesto a i Paesi della vecchia Europa, tra cui l’Italia, di proseguire nella convergenza degli aiuti diretti, ora più elevati rispetto a quelli dei nuovi Partner europei”. Vedi allegato.

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Allegati
Il bilancio della nuova Pac